AmbienteCronacaL'Occhio nei QuartieriNewsRubriche

Baronissi: Fonderie Pisano, i Comuni di Baronissi e di Pellezzano chiedono una soluzione

Applaude il Comitato Cittadino Salute e Vita

Nella mattinata di oggi si è tenuta presso il Comune di Baronissi una conferenza stampa congiunta tra i Comuni di Baronissi e Pellezzano sull’annosa vicenda delle Fonderie Pisano. Francesco Morra, Sindaco di Pellezzano, accanto al primo cittadino di Baronissi, il Sindaco Gianfranco Valiante, ha dichiarato:” In rappresentanza degli interessi e della salute dei cittadini di Pellezzano, esprimendo nel corso del mio intervento la ferma convinzione che la salute dei cittadini rappresenta una priorità assoluta, fermo restando la fondamentale tutela dei lavoratori delle fonderie che non dovranno certo pagare lo scotto di una risoluzione del problema, date le risultanze provvisorie dello studio Spes che sta accertando la presenza nel sangue dei residenti, nel suolo e nel fiume Irno, di metalli pesanti nocivi per la salute umana, date le numerose violazioni accertate dall’Arpac dal 2015 fino ad oggi, date le persistenti molestie che i cittadini dei Comuni di Salerno, Pellezzano e Baronissi sono costretti a sopportare loro malgrado, a causa della presenza delle Fonderie Pisano, auspico a breve una risoluzione della questione che possa consentire la chiusura e la delocalizzazione dell’impianto, garantendo con le dovute tutele i 120 lavoratori dello stabilimento. In risposta ad una nota inviata dei legali della Proprietà delle Fonderie in merito alla mia posizione istituzionale di Sindaco del Comune di Pellezzano, tengo a chiarire che ritengo più che lecito e soprattutto doveroso da parte mia assumere con chiarezza una posizione di assoluta fermezza nella tutela della salute pubblica, perseguendo con decisione tutto quanto in mio potere per garantire i cittadini che rappresento, ciò detto nessuna dichiarazione è stata mai resa dal sottoscritto che non fosse suffragata da dati ed elementi oggettivi sullo stato di fatto della questione Fonderie. Infine mi preme sottolineare che seppure gli insediamenti residenziali siano stati creati in tempi successivi all’insediamento produttivo della Fonderie, ciò non può di per se ritenersi ragione valida a degradare l’assoluta priorità della salute pubblica ad un rango secondario”.

Il Comitato Cittadino Salute e Vita, rappresentato da Lorenzo Forte, e l’Associazione “Salute e Vita” hanno espresso il apprezzamento per la presa di posizione pubblica e netta dei sindaci di Pellezzano, Francesco Morra e di Baronissi, Gianfranco Valiante circa l’urgenza della risoluzione dei gravi problemi ambientali e sanitari generati dalle Fonderie Pisano. E’ stata sottolineata l’assoluta mancanza d’interessamento da parte del sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, che “con il proprio atteggiamento latitante di fatto si rende complice della condotta scellerata degli imprenditori disonesti. Si ricorda che le Fonderie, sebbene impattino su una vasta area che comprende anche la Valle dell’Irno, è collocata in un’area urbana densamente antropizzata proprio del Comune di Salerno. In questo contesto così allarmante suscita sdegno l’enorme ritardo dell’ARPAC che, in base alla diffida della Regione Campania, avrebbe dovuto effettuare i controlli all’impianto già dal 4 Giugno per verificare il superamento delle criticità rilevate nei precedenti accertamenti. Si fa notare che non solo tali controlli non sono stati effettuati, ma che inoltre permangono come sempre le molestie olfattive, nonché l’accumulo di polveri nere metalliche nelle zone interessate dalle emissioni. Da ciò si deduce che nessun tipo di intervento migliorativo dell’impianto sia stato messo in atto dalla proprietà e che invece l’atteggiamento dell’ARPAC possa tradire una complicità dell’ente con la famiglia Pisano dal momento che nel caso perdurassero le criticità, la Regione dovrebbe emanare un nuovo decreto di chiusura, ricordiamo che l’Apac di Salerno ha 5 funzionari e 3 dirigenti rinviati a giudizio per abuso d’ufficio e falso ideologico proprio in merito ai controlli effettuati negli anni sulle fonderie Pisano.

Il Comitato Salute e Vita annuncia che si sta preparando una diffida all’ARPAC congiuntamente ad una richiesta d’incontro presso la Regione Campania, per discutere della questione dei controlli, ma anche della conclusione e della pubblicazione ufficiale dei risultati dello studio SPES. La prima relazione di tale studio ha difatti messo infatti in evidenza la presenza di dieci metalli potenzialmente tossici in una frazione rilevante del campione umano analizzato, nonché nel suolo circostante la Fonderia e nel fiume Irno, dato che di fatto crea una correlazione tra la salute dei residenti della zona e l’attività fuori norma dell’impianto e che dimostra che le tre matrici (aria, suolo e acqua) sono tutte interessate dalla scellerata condotta della proprietà Pisano che per anni ha operato in totale spregio delle norme ambientali. L’impegno del Comitato e dell’Associazione è quello di far chiudere immediatamente questa fabbrica dei veleni, che è accertato che da decenni avvelena la popolazione. Qualora ci fosse la volontà concreta della famiglia Pisano di costruire un nuovo impianto a norma in zona industriale, allora dovrà essere cura dello Stato e della proprietà di farsi carico dei lavoratori facendo ricorso agli opportuni strumenti previsti, hanno detto dal Comitato Salute e Vita. “Si esprime solidarietà ai lavoratori, ma la logica del profitto non deve prevalere né è possibile anteporre il lavoro alla salute per il Comitato e l’Associazione “Salute e Vita”.

Maria Rosaria Voccia

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.

Leggi di più