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Baronissi: la vita di Chet Baker alla Casa della Poesia

Lunedì 4 febbraio, alle ore 20,30 nel ciclo “voci d’autore” a Casa della 
poesia (via Convento 21/a, Baronissi) sarà proiettato il bellissimo 
“Let’s Get Lost – Perdiamoci”, un documentario del 1988, scritto e 
diretto da Bruce Weber (famoso fotografo), basato sulla vita del 
jazzista Chet Baker.

Tutti hanno una storia da raccontare su Chet Baker. Nato in Oklahoma nel 
1929, l’anno della Grande Depressione, ricevette la prima tromba a 
undici anni e a ventiquattro già suonava con Charlie Parker a Los 
Angeles. Ribelle, incarnazione di uno stile di vita radicalmente jazz, 
frequentò a lungo la droga pesante, rovinò la sua bellezza 
prematuramente, ma non trovò mai pari nel soffiare dentro il suo 
strumento. Tutti hanno una storia da raccontare su Chet Baker, sui suoi 
tre matrimoni, sugli escamotages per lasciare l’esercito evitando 
l’elettroshock, sulla rissa a San Francisco in cui perse tutti i denti: 
il suo tesoro più prezioso.
Tutti hanno una storia da raccontare su Chet Baker, soprattutto Chet 
Baker, supremo cantore di se stesso e del proprio mistero, ma anche 
Bruce Weber, classe 1946, fotografo famoso e regista non abbastanza noto 
(specie in Italia), che su di lui ha realizzato questo documentario 
candidato all’Oscar. E sarà la pellicola invertita in bianco e nero, che 
tanto bene si mescola con i filmati in 8 mm. in una fotografia “soft” e 
continua, esattamente come il cantato di Chet Baker, o sarà 
l’imprevedibilità del personaggio, che annullava qualsiasi programma e 
anziché adattarsi alle riprese imponeva a queste di adattarsi a lui, ma 
è difficile pensare ad un documento sull’artista che sia più completo e 
sentito di questo, più lirico e romantico esattamente come lirico e 
romantico era il suono del suo “cool jazz”.
Weber racconta ogni aspetto, anche il più contraddittorio, di quest’uomo 
“forte, matto e bello”, che i musicisti imitavano come gli attori 
imitavano James Dean, ma che ha spesso evitato il successo preferendo 
perdersi nel contatto con la natura, la vita, il suo eccesso. C’è dunque 
il Chet maledetto, quello più accorto (attento selezionatore della 
propria biografia), c’è il Chet fumoso e ispirato della sala d’incisione 
e quello che chiede il silenzio nel caos dei locali di Cannes e 
improvvisamente sembra che nulla valga di più. Da un lato il caos della 
sua esistenza, dall’altro la spiritualità della sua musica; la tristezza 
profonda dell’uomo, di contro alla meraviglia della sua arte.
Weber riesce nell’impresa di dare omogeneità a tali differenze, come 
omogenee e indissolubilmente amalgamate sono state nella vita di Chesney 
Henry Baker Jr., anticonformista ante litteram, creatore di un suono 
unico, al punto che quando uscì il suo primo album per la Pacific Jazz 
tutti si chiesero da dove venisse. Ce lo si chiede ancora, ascoltandolo 
intonare “Imagination”, ma è un mistero al quale è dolce e impossibile 
non abbandonarsi, fino a smarrire la domanda, fino a “perdersi”.
(MYmovies)

“Let’s Get Lost – Perdiamoci”
di Bruce Weber
1988, USA, 119 min.

INGRESSO LIBERO

Casa della poesia
Via Convento 21/a
Baronissi / Salerno

Info: 3476275911

Redazione

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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