La Comunità Palestinese in Campania indice a Napoli un corteo di protesta venerdì 15 dicembre contro la dichiarazione del Presidente degli Stati Uniti d’America Trump con cui si comunica il trasferimento dell’Ambasciata USA da Tel Aviv a Gerusalemme ed il “riconoscimento” di Gerusalemme come capitale d’Israele.
Il Diritto Internazionale rifiuta l’acquisizione di terra con la forza e l’ONU dalla Risoluzione dell’Assemblea Generale N.181 del 1947 di ripartizione della Palestina storica in due Stati con Gerusalemme enclave internazionale fino alle più recenti Risoluzioni ha sempre riconfermato l’arbitrarietà delle decisioni israeliane di appropriazione, giungendo a definire “violazione del diritto internazionale” (N.478 del 1980) la stessa Legge per Gerusalemme approvata dalla Knesset.
Gerusalemme, città santa per le tre religioni monoteiste, è da sempre cara ai credenti cristiani e musulmani e sentita dai palestinesi delle diverse fedi come propria capitale. Né il Presidente Trump né l’occupante israeliano possono arrogarsi la decisione sul destino di questa città.
La parte Est è sotto occupazione militare israeliana dal 1967, come il resto della Cisgiordania, le colline del Golan e Gaza. Quanto a lungo deve durare un’occupazione?!
E’ universalmente riconosciuto il diritto di ciascun popolo all’autodeterminazione ed alla lotta per la liberazione dall’oppressione e dall’occupazione.
La comunità internazionale spesso è stata incoerente con le posizioni ONU e di fatto sostiene e collabora con l’occupazione e il sistema di oppressione israeliano. Anche i governi italiani negli ultimi decenni hanno mostrato una parzialità nettamente favorevole all’occupazione e dimentica dei diritti. Lo scorso settembre il ministro italiano dello sport Lotti era a Gerusalemme a dare inizio alla grande costruzione mediatica delle celebrazioni dei 70 anni d’Israele “con Gerusalemme capitale” attraverso il Giro d’Italia. L’imposizione israeliana della cancellazione della dicitura “Ovest” da Gerusalemme come luogo di partenza del Giro 2018 ha smascherato la gravissima valenza politica dell’operazione, volta a supportare l’appropriazione illegale della città e la violazione del Diritto Internazionale e dei diritti del popolo palestinese.
La Comunità Palestinese in Campania riconosce l’importanza del movimento internazionale di Boicottaggio Disinvestimenti e Sanzioni per la fine di occupazione e colonizzazione, la fine dell’apartheid e per il diritto al ritorno e sollecita il sostegno a questa lotta nonviolenta, poiché non c’è pace senza giustizia e sul futuro della Palestina convergono problematiche ed alleanze che tendono a destabilizzare l’intero “Medioriente” e la stessa idea di Diritto Internazionale.
La Comunità Palestinese in Campania invita tutte le realtà di base, le associazioni per i diritti umani, le forze sociali e religiose e le forze sinceramente democratiche a partecipare al corteo che il 15 dicembre partirà alle ore 15,00 dalla Prefettura per giungere al Consolato statunitense.
Redazione