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Covid-19 e Vaccini: Intervista al dottor Vito Fanelli, Farmacista

19 novembre 2022

Bari- Tra due settimane la Corte Costituzionale si esprimera’ relativamente all’opportunità di rendere obbligatorio il vaccino per il covid-19. Dopo l’ammissione da parte della Pfizer che il vaccino non è stato testato per prevenire la trasmissione del virus, eliminando, di fatto, anche la base per il GreenPass. Operazione che ha discriminato ed illuso milioni di persone, e che è stata fondata sul profitto.

Abbiamo raggiunto il Dr Fanelli, farmacista, esperto di chimica farmaceutica e di chimica tossicologica.

Dottore, un commento alla prossima intenzione della Corte Costituzionale di rendere obbligatorio il vaccino per il covid-19.

“ Io ho il sospetto che l’attuale governo, che aveva mostrato avversione al GP (i parlamentari di FdI avevano votato sempre contro il certificato  verde, compresa la Meloni) e all’obbligatorietà   vaccinale, abbia rimandato a giugno 2023 il pagamento della multa di 100 €, perchè implicitamente e furbamente, non voglia esporsi, illudendo in tal modo le persone, soprattutto chi lo ha eletto, passando la patata bollente alla Corte Costituzionale che, quando si esprimerà, “legifererà” in un senso o nell’altro. e nessuno si potrà appellare.

Siccome i componenti della Corte Costituzionale non hanno alcuna competenza in materia medico sanitaria,  si affideranno ad un CTU composto dai soliti comitati scientifici che si esprimeranno come Big Pharma vorrà…vedi il CTS a cui si rifaceva il precedente governo, con il suo ministro della Salute, Roberto Speranza.

Dottore, spieghi gentilmente ai nostri lettori perche’ il vaccino per il covid-19 è definito essere un farmaco ancora in fase sperimentale.

“ Prima di tutto, bisogna assolutamente specificare che si tratta  di un siero e non di un vaccino. Il vaccino, infatti, è quello tradizionale, a cui siamo abituati tutti, ad esempio il vaccino per il morbillo o la rosolia, quei vaccini, insoma, a cui ci siamo sottoposti tutti, inclusi i nostri figli.

Bene, questo del covid, è un siero, cioe’ un preparato medicinale formulato contro il primo covid, quello del 2019,  ed è una sorta di prototipo, in quanto il virus di Wuhan , quello del 2019, appunto, non si conosce nemmeno perfettamente a livello clinico. Per cui, ci troviamo di fronte ad una sperimentazione, che terminera’ nel 2024, fatta direttamente sulla popolazione.

Ed oltre ad una sperimentazione condotta solo in fase 2, detta fase preclinica, cioè sull’animale da laboratorio, i sieri erano stati valutati su pochissime persone e per un periodo di osservazione brevissima, SENZA il COMITATO ETICO (ente superpartes che vigila sulla corretta sperimentazione) e senza aver condotto una FARMACOVIGILANZA ATTIVA, in cui tutti i medici vaccinatori avrebbero dovuto mantenere uno contatto stretto con i vaccinati per registrare ed inoltrare al Ministero e all’AIFA, ogni effetto collaterale grave e non.

Anzi, gli effetti collaterali erano fortemente sottaciuti, pena radiazione di quel medico dall’Ordine, così come per i farmacisti che sono stati sottoposti alla stessa forma ricattatoria, avversa al giuramento di Ippocrate”.

Dottor Fanelli, ci spieghi il meccanismo della ormai famosa proteina spike.

I ricercatori delle case farmaceutiche hanno scoperto una piccola parte di RNA messaggero, che una volta iniettato nel braccio tramite la siringa vaccinale ordina alle cellule del corpo di trasformarsi in spike. Una volta formatasi le spike, il sistema immunitario le riconosce come non proprie e produce gli anticorpi. Quindi, avremo prodotti gli anticorpi per le spike e non per il virus, che, di fatto, non esiste piu dal 2020. Risultato: quando il corpo si trova di fronte il vero virus- il cosiddetto coronavirus- non avra’ una corretta risposta , ma piuttosto, una risposta falsata. L’efficacia di questi sieri è inferiore al 30%”.

 Serve fare piu’ iniezioni?

“ Assolutamente no. Io non sono vaccinato contro il coronavirus, due dosi di questo siero che, ripeto non è un vaccino ma un siero, gia’ producono un danno all’organismo. Ma è del tutto azzardato continuare dopo la seconda dose. La terza dose è un vero e proprio colpo di grazia al sistema immunitario, oltre la terza dose non ne parliamo. Non c’è nessuna efficacia dimostrata di questi sieri e addirittura si è parlato di vaccino contro il vaiolo della scimmia qualche mese fa, vaiolo che altro non è che un grave effetto collaterale del siero formulato per il covid-19”.

 Si parla , infatti, di un vaccino contro gli effetti collaterali dei vaccini per il covid-19 , che la Pfizer starebbe per immettere sul mercato..

” Appunto, prima distruggono il sistema immunitario e poi vorrebbero correre ai ripari.. ma farebbero un ulteriore danno..”.

E le cure domiciliari? Sono efficaci?

Certo che si. Le cure domiciliari, fatte con antinfiammatori, antibiotici e cortisoni, risolvono subito il problema, il coronavirus si sconfigge. Le cure domiciliari sono state brutalmente impedite proprio per piazzare i sieri/vaccini, con la forza e con il ricatto imposto alla gente. E ricordiamolo, questo è accaduto solo in Italia. L’ ex ministro della salute, Roberto Speranza, impose il protocollo della tachipirina e vigile attesa, totalmente fuori luogo e che ha provocato i cosiddetti morti di Bergamo, della prima ondata, nel 2020. La tachipirina non è un anti infiammatorio , ma un anti febbrile, quindi fa scendere la febbre e non uccide il virus corona , poi la vigile attesa porta avanti l’infiammazione e la fa sviluppare a tal punto che invade totalmente i polmoni ed esplode una tempesta citochimica che è responsabile dei trombi. Quando, nei polmoni iper infiammati hanno introdotto la ventilazione meccanica, i poverini sono morti  perché i loro polmoni sono stati bruciati dall’ossigeno. Le prove? La pubblicazione su The Lancet, una tra le riviste medico/scientifiche più accreditate al Mondo, e lo studio cover dell’Istituto Mario Negri: in entrambi gli studi è stato dimostrato che con la somministrazione degli antinfiammatori (ibuprofene, acido acetilsalicilico, cortisone, nimesulide, ecc.), si sarebbe evitato il 90% delle ospedalizzazioni, con le conseguenti intubazioni, con i conseguenti decessi”.

Quindi, dottor Fanelli, è stato commesso un reato di Stato?

” Si, e i medici di base che hanno imposto il protocollo tachipirina e vigile attesa non potevano non esserne coscienti, a loro volta è stato imposto loro di farlo seguire. Hanno tradito il Giuramento di Ippocrate”.

E allora, cosa dire ai governatori di Campania, Puglia e Lazio che continuano a discriminare i medici non vaccinati impedendo loro di entrare nelle corsie degli ospedali?

 “ Dico che è un’operazione totalmente ipocrita, come lo è stata l’attuazione del il GreenPass. E’ politica, non è medicina. I governatori non sono medici e non chiedono parere a riguardo ai medici, dovrebbero informarsi presso esperti di medicina, che però non hanno a che fare con la politica”.

Maria Rosaria Voccia

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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