Il libro “Praiano nel 1752” è uno studio attento del Catasto Onciario di Praiano e Vettica Maggiore, redatto per ordine di Carlo III di Borbone, il quale con le “istruzioni” emanate dalla Regia Camera della Sommaria di Napoli il 17 marzo 1741 diede avvio a questo grande progetto di censimento dei beni in tutto il Regno di Napoli.
Anche l’Università di Praiano e Vettica Maggiore (Universitas Plagiani et Betticae), che era in Principato Citeriore, rispose all’appello insieme a tutte le altre città, terre e casali del Regno, ultimando nel 1752 la “confezione” del suo catasto, detto Onciario in quanto la valutazione dei patrimoni sia immobiliari che da bestiame o finanziari, veniva stimata in base all’unità monetaria teorica di riferimento, l’oncia, corrispondente a sei ducati.
Il Catasto Onciario di Praiano è composto da ben 5 volumi manoscritti, che comprendono gli “Atti preliminari”, ossia tutti gli atti che riguardano l’organizzazione dei lavori per la redazione del Catasto, dai bandi pubblicati da “Sindico” ed “Eletti” ai verbali dei “pubblici parlamenti” nella piazza per le nomine dei deputati e degli apprezzatori, le “rivele” che erano una sorta di dichiarazione dei redditi fatta da ogni capofamiglia, l’ “apprezzo”, ossia la valutazione di tutti i beni dichiarati, ed il “catasto onciario” vero e proprio, in cui è riportata per ogni capofamiglia la tassazione in once.
L’autore ha studiato approfonditamente tutte le parti che compongono questo preziosissimo documento storico, il cui originale è conservato presso l’Archivio di Stato di Napoli, nel fondo della Regia Camera della Sommaria (buste 4040-4044).
Tutte le “rivele” con le relative tasse in once sono state analizzate meticolosamente, una ad una, e trascritte in sintesi in una completa Appendice Documentaria: ben 206 famiglie, 85 nuclei familiari di cittadini assenti, 5 “forastieri abitanti laici”, 11 “forastieri bonatenenti” non abitanti, diverse chiese, cappelle e congreghe, nonché 26 parroci formavano la popolazione di Praiano e Vettica Maggiore nella metà del Settecento.
Nel capitolo unico introduttivo, diviso in 6 paragrafi (1. “Praiano e Vettica Maggiore: cenni storici”; 2. “La confezione del General Catasto nella Terra Regia di Prajano e Vettica Magiore”; 3. “Mestieri e professioni”, 4. “I cognomi”; 5. “I luoghi di Praiano e Vettica Maggiore nel Catasto Onciario”; 6. “I luoghi pii”), viene descritta la società praianese della metà del Settecento sotto tutti gli aspetti, da quello socio-culturale a quello più strettamente urbanistico (toponomastica e localizzazione delle contrade), con una descrizione delle antiche contrade che formavano il paese, il cui nucleo più antico era ancora protetto da una medievale cinta muraria in cui si aprivano le porte che davano accesso al borgo.
Lo studio analitico del Catasto Onciario di Praiano e Vettica ha consentito di approfondire aspetti sociali ed economici della vita del paese nel Settecento. Un numero discreto di famiglie agiate dimostra la presenza di un notabilato locale con notevole potere economico in una società divisa rigorosamente nei tre ceti “de’ Civili”, “de’ mediocri” e “degl’inferiori”; l’artigianato era vivace e proficuo, consentendo vere e proprie redditizie attività imprenditoriali; diffusissime le attività di “marinaro pescatore” e di “venditore di filo”.
Infine, attraverso l’analisi dei cognomi tipici del luogo e già attestati nel Settecento, è possibile ricostruire un profilo storico e genealogico di tutte le famiglie di Praiano e Vettica Maggiore.
BIOGRAFIA AUTORE:
FABIO PAOLUCCI (Salerno, 1982) – Appartenente ad antica famiglia di Colle Sannita (BN), è ricercatore storico presso l’Archivio del Capitolo di San Pietro in Vaticano, archivista, saggista e giornalista pubblicista. Laureato con lode in ‘Beni Culturali’ e in ‘Gestione e conservazione del patrimonio archivistico e librario’, si è specializzato in ‘Archivistica, Paleografia e Diplomatica’ presso la Scuola dell’Archivio di Stato di Napoli.
Tra le sue pubblicazioni: La famiglia Di Popolo da Calabritto. Storia, genealogia e documenti di un’antica famiglia contadina irpina (Boopen, 2010), Le famiglie campane. Tra storia, genealogie e personaggi illustri (Kairós, 2012), Francesco Flora. Le radici, l’uomo, la storia (Fausto Fiorentino Editrice, 2012) e quattro volumi per il Capitolo di San Pietro in Vaticano sulle epigrafi pagane e cristiane dell’area vaticana (ECV – Edizioni del Capitolo Vaticano, 2013-2015). Ha già pubblicato, per la presente collana Catasti Onciari del Regno di Napoli, i volumi Colle Sannita nel 1742 e Reino nel 1753 (ABE 2017).
Comunicato Stampa
Maria Rosaria Voccia