Le Piazze della protesta a Roma e a Napoli, con Rizzo e Paragone

18 giugno 2022

Roma

In Piazza dei SS.Apostoli a Roma, una marea di persone ha accolto la manifestazione organizzata da Marco Rizzo, leader del Partito Comunista.

Rizzo: ” Tutte le persone che protestano devono avere la possibilità di farlo.Per farlo bisogna organizzarsi ed è per questo che noi protestiamo contro questo governo, contro tutte le ingiustizie, a partire dai soldi spesi per l’invio delle armi per la guerra a Kiev e per le tante ingiustizie che ci sono nel nostro Paese nei temi del lavoro, della disoccupazione, dei licenziamenti, della socialità, delle pensioni, degli invalidi. L’elenco è lunghissimo. Loro non vogliono che ci sia rappresentanza e protagonismo di queste classi, che sono il ceto medio che si proletarizza, che diventa sempre più povero. Lavoratori dipendenti pubblici e privati, dobbiamo costituire un fronte unitario per mandarli a casa per davvero. Ma per fare questo non basta stare sulla tastiera. Oggi hanno fatto una legge, ad esempio, che consente ai vecchi partiti anche ad Italia Viva, anche a tutti quei piccoli partiti che hanno costituito i gruppi fino all’anno scorso, perché temono che ora ci si possa mettere assieme. Noi ci stiamo mettendo assieme: Ancora Italia, Alternativa, Riconquistare l’Italia, il Partito Comunista, Azione Civile di Ingroia, e tanti altri. Dobbiamo metterci tutti assieme e non ci faranno paura con le loro leggi. Noi raccogliamo le firme, noi stiamo tra il popolo, in tutte le piazze italiane”

Napoli

In Piazza Carità la manifestazione di Italexit di Paragone “Per l’Italia che non molla mai”, con gli interventi di associazioni, rappresentanti delle vittime collaterali dei vaccini, il giornalista Francesco Amodeo e i parlamentari ex Movimento 5 Stelle Jessica Costanzo e William De Vecchis. In serata, concerto di Povia.

Paragone: ” Il nostro messaggio oggi a Napoli è legato ai diritti che vanno difesi con le unghie. Se penso a quello che ha detto il ministro Brunetta l’altro giorno a un lavoratore, alla fine è l’emblema della modalità con cui il governo sta trattando i lavoratori discriminati sulla base di un vaccino, sul quale i dubbi iniziano ad arrivare dagli stessi medici. Ho sentito che il dottor Galli sta avendo problemi a superare il suo covid che non è nemmeno più il long covid come lo si conosceva. Penso sia arrivato il momento di una commissione d’inchiesta sulla campagna vaccinale ed è un messaggio che faremo arrivare da Napoli a Roma. Il tema più forte è poi quello del lavoro, hanno illuso le persone dicendo che il lavoro a termine e il lavoro precario dovesse essere la regola. Questo è un Paese che riparte della cultura del lavoro che riguarda la piccola impresa come il lavoratore. Non dobbiamo dimenticare che i nostri artigiani erano e sono coloro che accendono e spengono il capannone di una fabbrica o di una bottega. Noi per decenni abbiamo fatto affari con la Russia che piaccia oppure o no. I contratti con Gazprom o con altre aziende del gas russo non sono nati per imposizione o altro. Sono stati voluti e cercati. Chi ha fatto affari con Putin non può tutto d’un tratto pensare di rimettere Putin nella colonnina dei cattivi e chiudere lì la situazione. Credo che anche il governo Draghi non abbia ben chiaro quali saranno le conseguenze per gli Italiani. E non è soltanto un discorso di riscaldamento e di condizionatori d’aria ma con quale energia lasciamo accese le aziende del Paese”.

Maria Rosaria Voccia