Dallo scorso 6 giugno la città di Baronissi è attraversata e sta dibattendo sulla ormai nota questione “biomassa”.
La vicenda è nota. Due imprenditori, di cui uno è “locale”, nella stessa area pip, che oggi è un’area “mista” industriale/abitativa, hanno presentato sostanzialmente lo stesso progetto (che casualità e, per dirla tutta, non ci siamo mai fidati delle casualità) per costruire due impianti a biomassa.
Certamente, in quanto imprenditori accorti, hanno fatto il loro “business plane” (tanto ci sono gli incentivi pubblici), durante la futura gestione di sicuro sapranno sfruttare tutte le “pieghe” legislative per ampliare i loro margini. L’importante per loro è solo unicamente il loro profitto anche derivante, se ne hanno la possibilità legale, da eventuali risparmi di spese che altrimenti dovrebbero affrontare.
In poche parole i “costi” aggiuntivi come l’ambiente, la salute pubblica, la minore vivibilità della nostra città (solo per citarne qualcuno) non è un problema loro ma dell’intera collettività.
Come sempre, e l’ultimo esempio in ordine temporale è rappresentato dal cosiddetto “salvataggio delle banche” effettuato dal nostro governo, possiamo affermare tranquillamente: “i profitti sono privati, i costi e le spese sono pubbliche”.
Il nostro partito, Partito della Rifondazione Comunista, subito ha preso la propria posizione netta contro tale ipotesi, e immediatamente ha formalizzato (22/06/2017) al Signor Sindaco, alla Giunta e ai Consiglieri comunali del Comune le “proprie osservazioni”.
Da allora ad oggi tanto è avvenuto: è nato un comitato No biomassa, sono stati realizzati sit in, volantinaggi, consigli comunali, stiamo raccogliendo firme, in base al regolamento comunale, su una nostra petizione. E c’è tanto altro come ad esempio la nostra proposta di “rivisitare” il P.E.C. (Piano Energetico Comunale) approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale nel 2011.
Eppure, ed è questo il nocciolo della questione, ad oggi l’unica forza politica di Baronissi che ha preso posizione è la nostra. Le vostre forze politiche (tutte nessuna esclusa) si è MAI espresso sull’argomento.
Non sappiamo se dobbiamo considerarvi dei “desaparecidos”. Anzi ci rifiutiamo di credere che delle tematiche come quelle ambientali, piuttosto che della salute pubblica, o di quale modello di città volete e proponete, che tipo di consumo e di produzione energetica proponete, e quant’altro non ne discutete né proponete pubblicamente una vostra posizione chiara e netta.
Quindi il nostro accorato invito è questo: prendete posizione (qualunque essa sia) sulla questione delle biomassa. Sarà utile per tutti, per voi stessi, per i cittadini e per gli interessi economici e sociali che ogni forza politica dice di rappresentare, o meglio, dovrebbe rappresentare. Almeno ci sarà chiarezza e la chiarezza delle posizioni non fa mai male.
Il Partito della Rifondazione Comunista tutto questo lo ha già fatto e continueremo a farlo con più determinazione.
Con affetto e con la speranza di NON essere costretti ad andare a “Chi l’ha visto?” per avere una vostra risposta.
I compagni e le compagne del circolo “G. Puletti” del Partito della Rifondazione Comunista
Comunicato Stampa
Redazione