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Fonderie Pisano, Salerno: Associazione Presidio Permanente”decisione parzialmente assolutoria”

Dobbiamo prendere atto che il green deal di cui tanto si parla, l’attenzione alla tutela dell’ambiente, oggi sbandierata da molti, anche in funzione della ripresa economica e per lo sviluppo degli anni a venire, in Italia resta ancora una chimera.
Dobbiamo prendere atto che manca nelle istituzioni italiane, sia amministrative, sia giudiziarie quella sensibilità indispensabile affinché l’ambiente e la sua tutela possano essere messi al centro dell’attenzione, per provocare un nuovo rinascimento dopo quasi un secolo di barbarie e devastazione ambientale.
Dopo aver constatato quotidianamente la disattenzione delle Autorità amministrative verso la sconcertante problematica legata all’inquinamento provocato dalle Fonderie Pisano, apprendiamo con sconcerto anche la decisione parzialmente assolutoria pronunciata dal GUP del Tribunale di Salerno contro la società Fonderie Pisano ed il suo Consiglio di Amministrazione.
Pur non entrando nel merito di tale decisione, per cui attenderemo i novanta giorni per il deposito della motivazione, da cittadini non possiamo non constatare la mancanza di sensibilità per il tema ambiente e i sicuri effetti nocivi sulla salute derivanti dall’inquinamento, soprattutto se costante e reiterato nel tempo. Basti considerare che condotte molto meno dannose e molto meno allarmanti sono giudicate e represse con estremo rigore e vigore, mentre la tutela della salute, attraverso la tutela della salubrità ambientale, viene relegata alla cronaca giornalistica, non degna di reale tutela giudiziaria.
Nel caso specifico non sappiamo dove sia e di chi sia la colpa, se la Procura non ha istruito bene le prove d’accusa, se il Giudice non ha compreso bene dette prove, se le difese sono state abilissime nel dissimulare la realtà, fatto sta che un obsoleto opificio industriale che ogni giorno rende un inferno la vita di migliaia di cittadini a causa dell’emissione di fumi e miasmi nauseabondi, non viene bloccato e non viene sanzionato in alcun modo.
Nulla fanno le Autorità politiche, nulla fanno le Autorità di controllo, impotenti si dichiarano le Forze dell’Ordine alle quotidiane richieste di aiuto e di intervento da parte dei cittadini ed oggi, anche l’Autorità giudiziaria, ultimo baluardo di legalità, ci informa che è tutto lecito.
E’ tutto lecito, qualsiasi cosa facciano è tutto lecito perché loro sono loro e noi non siamo un …. Per citare il Marchese del Grillo.
Oggi ci troviamo nella assurda situazione in cui pur essendoci uno studio epidemiologico fatto nella zona ove insistono le Fonderie Pisano che ha affermato in via preliminare la presenza nel sangue dei residenti di metalli pericolosi ed in merito al quale il presidente della Regione lo scorso mese di maggio ha fatto affermazioni molto forti circa la possibilità che quell’opificio potesse rimanere aperto, il diritto alla conoscenza degli atti viene impunemente negato e si costringono i cittadini ad assurde gincane amministrative per conoscere i risultati definitivi di tale lavoro scientifico.
Tutto ciò in barba alla trasparenza degli atti amministrativi e di quelli ambientali in particolare. Addirittura pochi giorni fa il sindaco di un comune limitrofo ha dovuto convocare una conferenza stampa per recriminare sulla presa in giro dell’accesso a tali atti concessogli dalla Regione Campania.
Sembra di trovarsi di fronte ad un muro di gomma, la realtà è dietro al muro, ma noi rimbalziamo sempre al punto di partenza.
Ed allora, considerato che solo la cronaca si occupa di tali tematiche, affidiamo alla carta stampata queste nostre considerazioni. Pur intimamente convinti, non abbiamo gli strumenti per dimostrare la correlazione tra le sostanze emesse dalle fonderie ed una serie di patologie riscontrate nei residenti, abbiamo però, naso, orecchie ed occhi per osservare quello che quotidianamente esce da quei camini. Sostanze che siamo costretti a respirare, che rendono impossibile la conduzione di una vita normale, sostanze che si posano nei terreni e nelle acque circostanti rendendoli neri e rossastre e che, a dispetto di quanto non dicono Asl ed Arpac, noi avvertiamo come nocive.
Solo quando qualche Autorità vorrà vedere quello che vediamo quotidianamente noi, potremo iniziare a sperare in un futuro migliore…
Maria Rosaria Voccia

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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