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Napoli: Pro Palestina, assemblea pubblica sabato 26 ottobre a piazza Carità
24 ottobre 2024
Napoli- Sabato scorso, nelle stanze chiuse del Palazzo Reale sottratto alla città, i signori della guerra si sono incontrati per discutere di come continuare a seminare morte e distruzione. Ma nonostante la pioggia, nonostante il clima pesante che si respirava tra aerei militari, cecchini e agenti in antisommossa in ogni angolo di Napoli, nonostante l’assurda prescrizione ricevuta dalla Questura con il solo scopo di impedire il corteo, più di 2500 persone si sono riprese le strade di una città blindata.
Quello che si è mosso in poche settimane è stato eccezionale: un centinaio di realtà diverse, dai collettivi studenteschi e universitari ai comitati cittadini, dai movimenti ambientalisti al mondo della associazioni, dai centri sociali ai sindacati e ai pezzi della società civile, ognuno ha dato il suo contributo per costruire una mobilitazione larga e partecipata contro il g7 della difesa. Abbiamo preso parola su temi urgenti come il genocidio del popolo palestinese e il rischio di un’escalation globale incoraggiato dalla corsa al riarmo a cui stiamo assistendo nell’ultimo anno, ma anche il progressivo restringimento degli spazi democratici che trova nel ddl 1660 una preoccupante concretizzazione.
Ma soprattutto abbiamo dimostrato che non esistono zone rosse inviolabili, che i lacrimogeni e le manganellate non possono nulla contro la forza e l’energia di chi sa di avere ragione, di chi non si rassegna a un mondo fatto di barbarie e guerra, di chi di fronte all’ingiustizia risponde con la rabbia e la voglia di immaginare un futuro diverso.
Il corteo di sabato, però, è solo un punto di inizio di un percorso più lungo che deve vederci fianco a fianco, tessendo legami tra realtà diverse nel tentativo di allargare sempre di più la partecipazione. È il momento di raccogliere la rabbia e la determinazione, di organizzarla contro chi vuole incatenarci a una vita fatta di precarietà e rassegnazione, contro chi pensa di agire indisturbato mentre ci leva ogni diritto e ci abitua alla violenza della guerra. È il momento di costruire l’opposizione sociale ad un governo che sta smantellando i servizi sociali, tagliando i fondi a scuole e ospedali, devastando i nostri territori e regalando le nostre case al turismo più incontrollato, mentre continua a stanziare fondi per l’industria della morte aumentando le spese militari.
Ci vediamo sabato 26 ottobre alle 17 a piazza Carità per una grande assemblea pubblica cittadina. Ripartiamo dallo stesso luogo in cui pensavano di poterci fermare, per ribadire non ci sarà mai pace senza che la vita delle persone, valga, ad ogni latitudine del pianeta, allo stesso modo.
Comunicato Stampa