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Salerno: Comitato Salviamo Piazza Alario, perplessità sull’operato del Comune

 

Nei giorni scorsi, dopo tre anni di lavori eseguiti da due diverse imprese e portati a termine secondo un progetto rivisitato, ma non reso noto, Piazza Alario è stata restituita alla Città.

Come Comitato di liberi cittadini, avevamo chiesto di salvaguardarne l’identità e la vocazione, peraltro tutelate dal Ministero, nel rispetto della duplice funzione di luogo di godimento e di aggregazione sociale.

Oggi, alla luce degli interventi effettuati, se pure possiamo esprimere soddisfazione per la decisione dell’Amministrazione di accogliere l’impostazione delle nostre linee guida, dobbiamo lamentare che la nuova Piazza non è quella che ci aspettavamo di vedere, essendo rimaste senza riscontro le richieste pur sottoposte con fiducia e speranza.

In particolare, sono state disattese tre specifiche istanze: 1 – il ripristino delle alberature mancanti; 2 – gli impianti di sorveglianza; 3 – la funzione sociale.

Quanto al primo punto, non sono stati sostituiti i platani caduti nell’area lungo via Sabatini. Così, ci sembra difficile che la Piazza possa offrire riparo contro la calura estiva, come pure è stato detto, visto che per oltre un terzo è esposta pienamente al sole, senza alcuna protezione. Invece, nei pressi della fontana, peraltro neppure restaurata, sono stati inseriti due Ligustri (salvo errore), forse convenienti per il basso costo, ma certamente inadeguati alle caratteristiche dei luoghi. Con qualche centinaio di euro in più si potevano piantumare due platani o due lecci. Davvero inqualificabile, poi, è aver legato un tratto della sparuta siepe ad un chiodo ‘sparato’ nel tronco di un platano. Cosa degna delle peggiori gesta ‘barbariche’.

Sull’impianto di sorveglianza, l’Amministrazione aveva fornito piena assicurazione condividendo la necessità di tenere alta la guardia contro attività notturne arricchite, magari, da brevi ma non silenziose corse di motorini. Eppure, nulla è stato fatto.

Infine, per la funzione sociale, non sono stati realizzati nell’area a est, lungo via Sabatini, i punti di acqua-luce da attivare in occasione di mostre, mercatini e anche di incontri culturali.

Senza dire, poi, delle panchine tremule, usa-e-getta, che già stanno perdendo lo strato di vernice dimostrando che, probabilmente, non resisteranno oltre la prossima stagione invernale. E, senza dire, infine, delle aiuole vuote e disadorne, della siepe striminzita, già con molti vuoti, e dell’assenza di qualsiasi nota di colore e di calore in grado di rendere la Piazza luogo espressivo della nostra identità ambientale.

Per questi motivi, riteniamo ci sia poco da festeggiare. Peraltro, la scelta dell’Amministrazione di escludere la presenza dei cittadini, modalità inusuale se confrontata con altre inaugurazioni, esprime certo la Sua volontà di tenere bassa l’attenzione sull’evento.

In rappresentanza dei tanti cittadini attivi, riteniamo di dover rinnovare la nostra richiesta di ascolto e l’offerta di ogni forma di collaborazione, nei modi e termini che l’Amministrazione vorrà definire, a garanzia della dignità e del prestigio della Piazza. Da subito, esprimiamo la disponibilità a mettere a disposizione almeno due essenze alboree più appropriate rispetto ai Ligustri piantumati.

Continueremo, con determinazione, a proteggere Piazza Alario come ‘bene comune’ della Città e memoria da tramandare della nostra storia e della nostra cultura. E’ l’unico obiettivo che ha guidato la nostra azione e che, vista la storia della Piazza di questi anni, vorremmo fosse pienamente condiviso da chi ha il compito di realizzare le nostre speranze e operare nell’interesse dell’intera Comunità.

Redazione

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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