CronacaFeste e sagre

Salerno: Festeggiamenti del Patrono San Matteo, emozione e fede si incontrano

L’Arcivescovo Metropolita Luigi Moretti ha atteso l’arrivo di San Matteo e degli altri Santi, Anthes e Gregorio in Cattedrale.

Commuove tutti la sua frase:”Pregate per me”.

Una folla di fedeli ma anche di curiosi turisti ha inondato le strade del centro storico di Salerno per la Festa del Santo Patrono Matteo Evangelista.

La Processione è partita alle 19 dal Duomo e al Duomo, gremito, è arrivata alle 21.30, attesa dall’Arcivescovo Luigi Moretti.

L’Arcivescovo Luigi Moretti

Il 21 Settembre rappresenta per i salernitani il giorno più atteso nel quale festeggiano la Solennità San Matteo, preceduta dalla Novena in Cattedrale e dal Triduo Biblico.

Secondo la leggenda quando San Matteo apparve in sogno a Pelagia, madre del monaco Atanasio, rivelandogli il luogo del suo sepolcro, essa spinse il figlio a recuperare la reliquia.

Individuato la zona nella Provincia di Salerno, precisamente a Casal Velino in Cilento, attraverso un difficile scavo il Monaco recuperò il tesoro, pensando di venderlo in Oriente, spinto dal desiderio di denaro.

In tutti i tentativi non riuscì mai a partire a causa di improvvise tempeste.

Ritenendo che stava andando contro la volontà divina, abbandonò l’idea della vendita per sotterrarle in una tomba costruita da lui stesso.

La notizia di questo episodio arrivò ben presto al Vescovo il quale ordinò al Vescovo la consegna delle reliquie portandole nella cattedrale della Madonna del Granato in Capaccio-Paestum.

Ritrovate in epoca longobarda, il Principe Gisulfo I dispose che furono portate a Salerno nella Cattedrale di Santa Maria, dedicata successivamente a San Matteo.

Ogni 21 Settembre si svolge la tradizionale processione in onore del Santo Patrono, attraversando le vie principale della città con in testa tre statue d’argento raffiguranti i Santi Martiri Salernitani (Anthes, Gaio e Fortunato) chiamati “Le sorelle di Matteo” per il loro volto dolce e tenero.

I tre Santi furono condannati a morte durante le persecuzioni dell’Imperatore Diocleziano per avere disconosciuto l’adorazione a Priapo.

Le loro spoglie sono conservate nella Cripta del Duomo, dove è presente anche la pietra di marmo della loro esecuzione.

Nell’ordine della processione segue la statua del 1742 raffigurante Papa Gregorio VII morto a Salerno in esilio e in un urna del Duomo vengono conservate le sue reliquie.

In fila poi c’è la statua più pesante di San Giuseppe, risalente alla Scuola Medica che aveva sede a Salerno.

Per concludere la preziosa statua in argento di San Matteo adornata di fiori, trasportata dai lavoratori del porto che si tramandano questo rito.

Da sempre i pescatori ritengono che Matteo sia il loro protettore, testimoniato dalle tre triglie d’argento che il Santo tiene in mano come ex voto.

Le soste della statua dell’Apostolo tra cui quella verso il mare e le benedizioni del Vescovo rappresentano i punti più sentiti della processione.

A San Matteo è dedicata la Cripta della Cattedrale contenente la statua a lui dedicata con la particolarità “bifronte” per essere ammirata dai fedeli in entrambi i lati.

Emozionante il tradizionale spettacolo pirotecnico con il mare sullo sfondo.

Maria Rosaria Voccia

Fotoreporter Guglielmo Gambardella per Sevensalerno

 

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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