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Fonderia Pisano a Salerno: Assemblea Straordinaria del Comitato Salute e Vita dopo la riapertura

Sevensalerno intervista Lorenzo Forte

Oggi pomeriggio l’ Assemblea Straordinaria indetta dal Comitato Salute e Vita presso la chiesa Santa Maria dei Greci, a Fratte, dopo la recentissima riapertura delle Fonderie Pisano. Si sono distribuiti  i moduli per una nuova Denuncia-Querela.

Il ricorso al TAR avanzato dal legale della famiglia Pisano, avvocato Lorenzo Lentini, ha trovato accoglienza: è stata concessa la sospensiva alla chiusura delle Fonderie, ubicate nel popoloso quartiere Fratte di Salerno, al centro della Valle dell’Irno.

Abbiamo intervistato Lorenzo Forte, Presidente del Comitato Salute e Vita.

Maria Rosaria Voccia intervista Lorenzo Forte

A due giorni dalla riapertura delle Fonderie Pisano da parte del Tribunale Amministrativo, oggi, questa conferenza stampa per rimarcare cosa? Rabbia e delusione?

Si, soprattutto rabbia, perché , se la cosa non fosse tragica, sarebbe comica. Gli enti, e le istituzioni sembrano vivere altrove.

Che cosa contesta al Tribunale Amministratiovo, nel suo ruolo di presidente del comitato Salute e Vita. Come è potuto succedere che si sia concessa la riapertura senza tenere presenti i documenti  che sono stati prodotti?

Sembra che il TAR si sia fermato ad una valutazione formale, tra l’altro ci sono dubbi su errori fatti dalla Regione stessa. Non esiste in Italia nessuna fabbrica che, pur non avendo la VIA, può rimanere aperta con l AIA. Il TAR di Salerno interpreta in maniera autonoma il Testo Unico Ambientale.

Quindi nota una superficialità?

Certo, non c è nessuna considerazione dello studio fatto dallo SPES, anche se preliminare, che certifica e correla la Fonderia Pisano con lo studio epidemiologico che attesta la presenza nel sangue dei soggetti analizzati di dieci metalli pesanti, tra cui cadmio e zinco. Né tantomeno viene citato l’ art 32 del diritto alla salute

E il Sindaco?

Dopo la direttiva SEVESO degli anni Settanta  che rafforza la responsabilità del primo cittadino come custode e garante della salute pubblica, pensiamo che il nostro sindaco Vincenzo Napoli debba immediatamente chiudere la Fonderia Pisano, anche sullo studio preliminare SPES fatto dalla Regione Campania. Il sindaco deve dirci inoltre, se ha ottemperato alla richiesta datata novembre 2017 di sapere se c’era immediato pericolo per la salute pubblica.  Ci deve ancora comunicare la sua risposta . A tre km dalla fonderia si sono trovate e si trovano nel suolo e nell’organismo umano tracce importanti di matelli pesanti cancerogeni quali cadmio e zinco.

Ricordiamo che nel 2014 avete promosso quale comitato salute e vita il carotaggio dei fondali, del letto,  e dei terreni limitrofi  del fiume Irno, da cui sono emersi sedimenti di metalli cancerogeni superiori dieci volte ai limiti di legge, tutto certificato dall’ARPAC.

Si, esattamente. A valle della Fonderia è stato riscontrato l’inferno ambientale.

Gli operai della fonderia a distanza di piu di 4 anni ormai, come si pongono rispetto ai residenti della Valle dell’Irno che chiedono la chiusura della fabbrica? Hanno sviluppato la consapevolezza del pericolo oggettivo? E Ia famiglia Pisano, come si pone?

La Proprietà Pisano ha gravi responsabilità oggettive, dal 2004 hanno immesso in atmosfera  sostanze nocive e nel 2011 il PM Olivieri lo ha certificato e si andò al patteggiamento, quindi all’ammissione di colpa. Il mostro eco ambientale, cioè la fonderia, va chiuso. I lavoratori non vogliono capire che la salute viene prima del lavoro. Ma noi lottiamo anche per loro.

Si potrebbe mettere un sistema di filtraggio alla fonderia ? Quindi, evitando, di fatto, la delocalizzazione, atteso che nessun comune , al momento, gradisce ospitarla sul proprio territorio ?

Questo eco mostro, definito già nel 2006 incompatibile con il territorio dal Comune di Salerno, va chiuso e il terreno va bonificato. I Tecnici delle Fonderie inoltre, non hanno la cultura dell’AIA, e delle BAT.

Il Comitato si pone il quesito di dove delocalizzare la fonderia ?

Le norme devono essere rispettate, la famiglia Pisano dimostra che non intende rispettarle, la fonderia dev’essere delocalizzata in un sito industriale.
Maria Rosaria Voccia

 

 

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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