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#MifacciodiGranata: I nodi vengono al pettine

Spezia- Salernitana 3-0,  Salernitana-Parma 0-1

Diventa sempre più difficile – e diciamocelo francamente –  noioso, da settimane ormai, commentare le partite della Salernitana sotto un aspetto tecnico- tattico. Difficile, soprattutto per un tifoso come me. Perché la compagine Granata da almeno un mese a questa parte è protagonista di prestazioni che definire imbarazzanti è poco . Ed è proprio per questo che preferisco risparmiarvi analisi varie sugli ultimi due ‘’episodi’’ di quest’Horror che pare non conosca una fine.

Una squadra, quella Granata, che non segna da cinque partite e che subisce tanto, parsa ormai completamente allo sbando, che ha toccato il fondo e continua a scavare; una crisi senza precedenti, dalla quale la Salernitana sembra non riuscire ad evadere, specchio fedele dell’approssimazione societaria, della quale vi raccontavo in tempi non sospetti, ancor prima dello scempio assistito nella sessione di mercato, dove abbiamo avuto riprova ( per chi ne aveva ancora bisogno…) della superficialità con la quale lavora questa società, intenta probabilmente solo a far quadrare i conti (…) e a smistare calciatori di qua e di là, per la felicità di direttore e procuratori vari.

Dicevo di una crisi, specchio fedele, fedelissimo di ciò che avviene lontano dal campo, dove troviamo da tempo –  e, ahimè, è giusto ricordarlo sempre – una proprietà assente e irritante nelle dichiarazioni, con a capo un Lotito, che definire spocchioso è quasi un complimento, passando per Mezzaroma, assente ingiustificato per mesi e che passa di tanto in tanto per l’Arechi, con un’aria sempre più somigliante a quella di un turista, come giustamente definito da qualche giornalista nostrano.

I responsabili di questa situazione, a mio avviso, sono molteplici : ognuno dei ‘’gestori’’, o proprietari -come ama definirsi il signor Lotito – in questa caduta libera ha le proprie evidenti colpe.

Va ricordato, a chi fa finta di niente, che oltre ai presidentissimi, le squadre le costruiscono i direttori sportivi. Certo, sono i presidenti a sborsare, è vero, ma ricordiamoci che in campo ci vanno i calciatori della scuderia Fabiani. I vari Rosina, Zito , Schiavi, Della Rocca e via discorrendo, rappresentano in pieno il modus operandi del direttore: calciatori ultratrentenni, con onerosi contratti triennali  (soprattutto in relazione alle loro prestazioni) che rappresentano, a dire il vero, chi più chi meno, delle vere e proprie zavorre. Allora tornando a quanto detto poc’anzi, è evidente che le colpe vanno suddivise.

Sul banco degli imputati c’è senza dubbio in primis la presidenza, assente e divenuta davvero antipatica anche agli occhi dei più ‘’buoni’’, passando per la scellerata gestione del direttore. Una parte della colpa va attribuita, senza dubbio, anche alla squadra ed all’allenatore, complice anche quest’ultimo  di tale situazione, apparso completamente nel pallone nelle ultime settimane, per quanto concerne le sue dichiarazioni recenti e, soprattutto, per non aver dato niente a questa squadra: completamente assenti caratteristiche quali grinta, gioco di squadra e carattere, oltre che  uno straccio di idea a una compagine – che ricordiamolo sempre- al di là del mercato vergognoso operato a gennaio, con Bollini aveva una sua identità.  Avendo accettato prima e in parte contestato poi le scelte operate dalla società a gennaio, Colantuono avrebbe fatto bene, a mio avviso, a rassegnare le dimissioni qualche settimana fa. Avrebbe in qualche modo avuto la ragione dalla sua, oltre al fatto che, probabilmente, il quadro della situazione sarebbe stato ancora più evidente…a tutti.

 

 

La piazza di Salerno, però, dopo aver avuto tanta pazienza, forse si sta capacitando  – suo malgrado – della palese mancanza di passione ed ambizioni intorno alla Salernitana da parte di questi imprenditori. Meglio tardi che mai mi verrebbe da dire, ma ora bisogna immediatamente cambiare rotta, prima che la situazione inizi ad assumere contorni  ‘’inquietanti’’, se vogliamo. Ora tocca solo ai calciatori salvare il salvabile,  perché il campionato è ancora lungo ed i play out sono ad un pugno di mosche.

Luciano Di Gianni –  Fotoreporter Guglielmo Gambardella per Sevensalerno

 

 

 

 

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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