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Boom Auto elettriche, ma… le colonnine di ricarica?

Le auto sono responsabili del 12% di tutte le emissioni di gas serra
in Europa e questo dato ha fatto entrare tra le priorità dell’unione
europea  il passaggio dai motori inquinanti ai veicoli elettrici  o a
combustione termica, purché  ad emissione zero. La legge europea sul
clima  prevede di raggiungere il traguardo  di emissione zero di gas
serra entro il 2050 e, riguardo alle auto,  ha fissato la data limite
del 2035  per la  neutralità carbonica.
Di fatto l’unione europea ha affermato il principio della neutralità
tecnologica,  non ponendo espliciti divieti alle auto a motore
termico,  purché la produzione di  queste ultime sia  a emissione zero
entro  tale data. L’obiettivo emissione zero per le auto non vede però
  ancora tutti  concordi  i produttori di auto mondiali,  nonostante
ormai tutte le case automobilistiche siano pronte  alla transizione
verso la produzione di veicoli elettrici.
Ci sono resistenze da parte di Cina e Stati Uniti, primo e secondo
mercato automobilistico mondiale, ma anche da alcuni Paesi europei,
come la Germania, che oltre all’elettrico spingono molto sui
combustibili sintetici molto vicini allo zero emissioni.
In sintesi,  tutti concordano sulla necessità di raggiungere
l’obiettivo della neutralità climatica  nel settore auto,  ma non sono
ancora totalmente condivisi i tempi e le modalità.
Tutti concordano che la  tecnologia a emissioni zero più  efficiente e
conveniente  di cui oggi possiamo disporre è  quella  delle auto
elettriche alimentate da batterie.
Nonostante le difficoltà che stiamo vivendo, nel 2021  c’è stata una
forte crescitadel settore della mobilità elettrica; crescita che è
destinata a proseguire negli anni a venire.
In Europa nel 2021  oltre un quarto delle nuove immatricolazioni (26%)
  di auto  sono di auto elettriche e plug-in,  confermando  il boom di
richieste di auto elettriche pur in un contesto complessivo di
immatricolazioni  che ha fatto registrare il livello più basso degli
ultimi 30 anni. In Italia  cresce il mercato delle auto elettriche e
ibride che si attesta a quasi il 37% del totale delle auto vendute nel
2021  con un trend verde  in rapida crescita anche  nei prossimi anni.
Ma raggiungere l’obiettivo emissione zero non sarà facile perché sono
molteplici  i fattori in gioco  nel settore  auto ed è necessario
essere consapevoli che non si può e non si deve  lasciare indietro
nessuno   a partire:
– dagli automobilisti che dovranno essere incentivati innanzitutto ad
utilizzare meno le auto private  migliorando  il sistema di mobilità
urbana,   ma che dovranno anche  essere sostenuti con aiuti
economici  nell’acquisto di auto elettriche al fine di garantire la
transizione dai motori a combustione a quelli elettrici,
– dal  sostegno delle imprese  nella ricerca  per la produzione di
batterie ecologiche con particolare attenzione allo sfruttamento delle
materie prime e  alle modalità del riciclaggio,
– dalla transizione dal mercato delle autovetture a combustione   a
quello delle auto elettriche, salvaguardando sia i livelli
occupazionali degli operatori del settore  produttivo e dell’indotto,
sia  la  riconversione graduale del settore dei rifornimenti di
carburante.
Le auto elettriche necessitano anche di colonnine per la ricarica,
non tutti gli automobilisti possono contare su box privati di
proprietà dove ricaricarle e, soprattutto,  è necessario  poter
effettuare  la ricarica   delle batterie sia negli spostamenti
giornalieri  nelle aree  metropolitane  sia nei lunghi viaggi
extraurbani.
A che punto siamo con il piano di installazione delle colonnine di ricarica?
In 10 Paesi europei non c’è ancora  neanche un punto di ricarica  ogni
100 km.  In molti Paesi europei, soprattutto  del nord,  sono stati
realizzati  interventi per creare la “rete”  di colonnine di  ricarica
dei veicoli elettrici. L’Italia è a metà classifica,   con un punto di
ricarica ogni 20 km.
Emerge un quadro poco rassicurante riguardo alla reale capacità di
mettere a disposizione degli automobilisti una capillare  rete europea
   di colonnine per la ricarica.  Per  abbandonare l’utilizzo dei
veicoli inquinanti entro il 2035   occorre un piano UE di
infrastrutture dedicate per l’auto elettrica che sia in linea  con la
progressiva diffusione delle auto elettriche.
Le colonnine per la ricarica elettrica delle auto sono praticamente
assenti, o quasi,  nelle  nostre  città nonostante gli incentivi
previsti e  gli obblighi per i comuni imposti  dalla normativa UE  e
dalle leggi nazionali vigenti, emanate per recepirne le direttive.
Nelle città metropolitane sono state installate alcune colonnine
elettriche ma soprattutto a beneficio del car-sharing.
La crescita esponenziale delle vetture a trazione elettrica ci obbliga
invece  a pianificare gli interventi prima di esserne travolti.
E’  necessario poter effettuare le ricariche in città anche  con la
logica dei “rabbocchi”:
– prendo un caffè al Bar o pranzo in un Ristorante e nel frattempo
ricarico l’auto dalla colonnina installata nel parcheggio,
– faccio la spesa al supermercato e, nel frattempo, ricarico la mia auto;
– parcheggio l’auto in un’area pubblica (uffici, teatri, cinema , )
o in prossimità del luogo di lavoro e nel frattempo  faccio un
rabbocco di energia per l’auto.
Occorrono  colonnine di ricarica nei punti strategici della città
(Sedi di uffici pubblici, fermate  metro e fermate ferroviarie,
teatri, cinema, supermercati, …)  per  favorire l’uso dei mezzi a
trazione elettrica.
Analoga esigenza  vale anche per le strade extraurbane, statali  e
autostrade:  è urgente un piano di interventi per dotare le
infrastrutture con  colonnine di ricarica  elettrica e ogni  altro
tipo  supporto specifico per tale tipologia di veicoli.
Si calcola che entro il 2025 in Italia saranno oltre 1.500.000 i
veicoli interamente elettrici, numero   che salirà  a 6.500.000  di
unità nel  2030.
Nel piano generale dell’obiettivo emissione zero sarà di fondamentale
importanza garantire la transizione verso
– l’uso di auto a neutralità carbonica,
– lo sviluppo  parallelo  di  infrastrutture per la ricarica e, anche,
– la  realizzazione di  soluzioni di trasporto di mobilità sostenibile
che consentano di ridurre sensibilmente  l’utilizzo di mezzi privati
in particolar modo  nell’ambito delle aree metropolitane.
Vito Coviello, Socio AIDR e Responsabile Osservatorio Tecnologie  
Digitali nel settore dei Trasporti e della Logistica

Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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