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#MifacciodiGranata: Salernitana-Pro Vercelli 0-0

Vietato emozionarsi

 

Le sensazioni che mi accompagnano da qualche settimana a questa parte hanno un sapore davvero insolito. Hanno un sapore amaro sì, ma per usare un eufemismo. Difficile spiegarle, perché sono sensazioni mai provate. Difficile perché oltre ad essere amare hanno anche un sapore nauseabondo. Perché qui qualcuno, signori miei, sta riuscendo perfettamente nell’impresa di rendermi quasi ‘’placido’’ dinnanzi alla mia passione più grande sin da quando ero bambino, lì dove persino i vari Lombardi e company avevano fallito; dove nemmeno due fallimenti, Salerno Calcio, San Matteo o Joseph Cala avevano avuto effetto. Eh no, qui credetemi, il tutto esula da qualsiasi considerazione tecnico-tattica che dir si voglia. Il problema signori miei, è che qui si sta giocando da troppo tempo con i sentimenti e con l’EMOZIONE, che probabilmente è ciò che rende tutto più ‘’VIVO’’, nel calcio e nella vita. Senza l’EMOZIONE tutto rischia di diventare così cupo e grigio; privo di significato. Ed è così che stanno riducendo la nostra Salernitana, resa priva di questa componente fondamentale in ogni ambito della nostra esistenza. Resa inerme, costretta a galleggiare nello squallore, incatenata all’interno di un purgatorio costruitogli ad-hoc.

La partita? Sì, Sabato c’era la partita, ma francamente vi è poco da raccontare, ancor meno delle settimane precedenti. E ciò rende chiaro il quadro generale. Al cospetto di una Pro Vercelli che è parsa davvero poca roba, troviamo ahinoi una Salernitana abulica, palesemente indebolita, con poche idee, senza spirito di squadra  e priva di lucidità soprattutto sotto porta, con un allenatore che in parte ha anche le sue colpe per non aver dato NULLA in termini di gioco ed organizzazione ad una squadra apparsa nuovamente confusa ed in evidente fase calante, e che nel post partita si presenta in sala stampa dando l’impressione di voler mettere le mani avanti, parlando di buona prova dei suoi,risultando anche poco lucido nell’analizzare il match, attaccando con il solito ritornello legato ai fattori imponderabili della cattiva sorte, vero e proprio refrain che ci accompagna da tempo immemore, tanto caro a tutte le componenti societarie. Volendo soffermarci su questi fattori, tralasciando le dichiarazioni del mister, e non volendo andare più di tanto a ritroso nel tempo, Può considerarsi sfortuna cedere Coda o Donnarumma sostituendoli con Bocalon, giusto per fare qualche esempio? A voi le conclusioni.

Va sì detto, ad onor del vero, che ai Granata non ne va bene una: emblematico il doppio palo di Rosina su calcio da fermo che ha strozzato l’urlo del gol in gola a noi seimila dell’Arechi. Si dia il caso che non può essere però la sfortuna la giustificazione alle tante occasioni perse, e non solo quest’anno. Ma tant’è. GUARDIAMO AVANTI, nonostante tutto . Ed allora testa bassa e non mollare, ora bisogna salvaguardare una stagione che sta prendendo una brutta piega, perché con questi chiari di luna si rischia di continuare a sprofondare. E questo forse, Salerno e la Salernitana davvero non se lo meritano.

Luciano Di Gianni

Fotoreporter Guglielmo Gambardella per Sevensalerno

   

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Maria Rosaria Voccia

Giornalista, editore e direttore responsabile di www.sevensalerno.it e di www.7network.it. Storico dell'Arte, sono cittadina del mondo, amo la vita, l'arte, il mare, i gatti... Esperta in giornalismo eco ambientale, tecnico di ingegneria naturalistica, autrice del Format Campania in Fiamme: Criticità & Proposte, mi impegno nelle e per le campagne eco ambientaliste perché desidero un mondo migliore, per noi e per i nostri figli. Sono progettista culturale, ideatrice di Format, organizzatrice e curatrice di eventi.

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